martedì 20 novembre 2012

Amore amore - Dan Rhodes


Info

Autore: Dan Rhodes

Titolo italiano: Amore amore
Titolo originale: Anthropology

Prima edizione originale: 2005
Prima edizione italiana: Newton Compton, 2011

Prezzo: € 4,90

Pagine: 107

Traduzione: Daria Restani



Nell’ultimo paio d’anni, ho cominciato a comprare più libri e più frequentemente. Come dicevo nel post precedente, però, quasi sempre compro inseguendo le offerte, gli sconti, le promozioni. Insomma, cerco libri a prezzi abbordabili, sempre in base a quelli che sono i miei desideri, certamente. Tanto per fare un esempio: non comprerei di mia spontanea volontà le “50 sfumature di bla bla bla” neanche se dovessero metterlo nei negozi del Tutto un euro. Ecco, ci mancherebbe solo quello, in effetti.
Tornando a noi, cominciando a comprare più libri in questo modo, sono arrivata ad avere una modesta scorta, che mi permette di cominciare a leggere un libro subito dopo averne finito uno, senza che passino giorni e giorni prima di averne in mano un altro. Per mia grande soddisfazione non rimango mai senza, insomma. Vi faccio anche la mia faccina per l’occasione, toh: ^_^
Accumulando più libri, però, è naturale che, ad un certo punto, le letture rimangano indietro rispetto ai libri della mia scorta personale. Ed è per questo che magari non ho ancora letto libri comprati mesi fa o l’anno scorso, per esempio. Non seguo un ordine. Cerco sempre di scegliere in base all’istinto.

Questa introduzione dove vuole andare a parare? Ora ve lo dico. Settimana scorsa, in un veloce giro in libreria, ho trovato per caso – in alto, sull’ultimo scaffale – Amore Amore di Dan Rhodes. L’avevo messo in wishlist da un po’, ma non lo vedevo in tutte le librerie.
Lo tiro giù, me lo rigiro tra le mani – la copertina è ancora più bella “dal vivo” – e vedo in bella vista che il prezzo è un onestissimo e abbordabilissimo € 4,90. Perfetto! Anche oggi riesco ad uscire con un libro in mano, mi dico. Ebbene, in questi giorni stavo leggendo Le scarpe rosse di Joanne Harris. Ieri sera l’ho finito e questa mattina avevo già in mano Amore amore. Non ho resistito. Tra l’altro, avevo bisogno di una lettura diversa. Iniziato e finito “a rate” in una mattina. Leggero, corto e scorrevolissimo, d’altra parte.

Ora veniamo a noi.

Non fatevi ingannare dalla copertina. Voglio dire, potreste pensare che sia un libro per bambini/ragazzini guardando solo la copertina e comprarlo a scatola chiusa per regalarlo. Confido in voi. Ecco, non fatelo. Non è affatto un libro per bambini.
La copertina mi piace moltissimo. L’unica cosa: avrei preferito forse che il titolo occupasse meno spazio, che fosse meno invadente. Lo stile dell’illustrazione mi ha scatenato delle associazioni mentali, mi riporta ai mondi di Nightmare before Christmas e de La sposa cadavere. Forse questi occhi enormi dei personaggi in copertina. Il loro colorito quasi spettrale. Le loro espressioni quasi perplesse.

Parlando invece dei veri e propri contenuti del libro. Ciò che l’autore ha scritto, insomma. Rhodes ha scritto 101 piccole storie (ognuna delle quali occupa mezza pagina) sull’amore. Sugli episodi che possono far parte delle relazioni amorose. Più o meno sane, direi, ridendo quasi sotto i baffi. Sì, perché l’autore usa un cinismo adorabile che, allo stesso tempo, strappa risate (amare?) e fa riflettere sull’assurdità di alcune situazioni, di alcuni comportamenti delle persone coinvolte all’interno della coppia. Rhodes scrive in modo semplice, chiaro, diretto. Usa quello che secondo me può essere definito un umorismo quasi “deprimente”, se vogliamo. Ripeto, strappa risate ma, allo stesso tempo, è come se volesse dirti qualcosa. Prende in giro l’uomo. L’uomo anche come genere, forse, dato che le storie sono scritte in prima persona dal punto di vista del malcapitato o fortunato di turno, a seconda dei casi, che racconta un episodio relativo alla sua storia d’amore. Fantasiose, ciniche, brillanti, assurde, amare, incredibili, deprimenti, cattive, gioiose, felici. Ce ne sono di tutti i colori.
Una delle cose che mi hanno colpito è stata sicuramente la scelta dei nomi delle donne protagoniste delle piccole storie. Anche qui Rhodes non si risparmia, in quanto a fantasia. Sarei solo curiosa di leggere i nomi nell’edizione originale del libro. Giusto per capire se, con la traduzione, è stato compiuto uno scempio (come per il titolo del libro) o se invece i nomi sono rimasti fedeli e posso quindi seriamente ridere e rimanere perplessa o sbalordita, a seconda dei casi, da questi nomi alquanto bizzarri.

Che altro dire? Io lo consiglio di sicuro. Soprattutto a chi ha voglia di leggere qualcosa di diverso. Qualcosa di originale. Qualcosa che, senza troppi giri di parole e senza dilungarsi in centinaia di pagine, vi colpisca per la sua essenzialità e per il suo significato sbattuto dritto in faccia grazie al secchio dell’umorismo cinico.

Vi dirò di più. Appena capiterà l’occasione, comprerò e leggerò anche Il bizzarro museo degli orrori, dello stesso autore. La mia curiosità prende sempre il sopravvento, inutile contenerla.

Chi di voi ha letto questo libro? Cosa ne pensate? Fatevi avanti, poffarbacco.

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