Non conoscevo questi libri, quindi non conoscevo – male,
male – la vulcanica Agnes Browne. Ho conosciuto questi romanzi grazie a La Lettrice Rampante. Grazie, ragazza. Se non seguissi il suo blog forse mi sarei
persa queste perle e sarebbe stato un vero peccato, perché questi quattro
modesti volumi mi hanno conquistata come riuscirebbe a fare una tazza di tè
caldo in un giorno ventoso d’inverno.
Comincerò dalla sintesi dei contenuti di ognuno dei quattro libri, per poi finire con il mio pensiero complessivo sulla serie.
Titolo: Agnes Browne mamma(originale: The Mammy)
Autore: Brendan O'Carroll
Traduzione: Gaja Cenciarelli
Editore: Neri Pozza
Prezzo: € 14,50
Pagine: brossura, 170
Siamo nei
sobborghi di Dublino, nel 1967. Agnes Browne è una donna di trentaquattro anni
– e all’epoca a quell’età non si poteva essere definite ancora ragazze – e ha
sette figli. Sette. Il più grande ha quattordici anni, mentre l’ultimo ne ha
tre. Agnes è appena rimasta vedova, ma non si può certo dire che sia stata una
disgrazia, sotto il profilo umano e sentimentale. Il marito della donna
infatti, usava ormai modi bruschi e violenti nei suoi confronti. Il problema
rimane però sotto il profilo economico. Agnes rimane da sola coi figli e dovrà
barcamenarsi in qualche modo per tirare avanti tutta la famiglia, avendo solo i
guadagni dati dalla vendita di frutta e verdura al mercato di Moore Street,
dove lavora tutti i giorni con la sua spassosa amica Marion. Da qui O’Carroll
ci racconta tutta una serie di aneddoti, avventure e disavventure vissute dalla
famiglia Browne. Addirittura il tentativo di Agnes, all’inizio un po’ buffo e
impacciato, di rifarsi una vita dopo la morte del marito. Ipotesi che si
concretizzerà sempre più anche nei libri successivi.
Titolo: I marmocchi di Agnes(originale: The Chisellers)
Autore: Brendan O'Carroll
Traduzione: Gaja Cenciarelli
Editore: Neri Pozza
Prezzo: € 15,00
Pagine: brossura, 186
Il
secondo romanzo si apre tre anni dopo, nel 1970 e percorre le vite dei nostri
personaggi lungo gli anni in cui i figli di Agnes cominciano a crescere e a
scontrarsi, alcuni di loro, con la durezza e l’amarezza della vita. Questo
libro è forse quello che riesce a dare un pugno allo stomaco di maggiore
impatto. Nonostante la famiglia sia sempre unita e nonostante Agnes abbia
sempre cercato di crescere i propri figli nella correttezza e indirizzandoli
verso la strada giusta, piuttosto che quella facile, uno di loro prenderà una
via forse inaspettata e avrà luogo un triste epilogo. Un elemento che rende
ancora più umana la storia.
Titolo: Agnes Browne nonna(originale: The Granny
Autore: Brendan O'Carroll
Traduzione: Gaja Cenciarelli
Editore: Neri Pozza
Prezzo: € 15,00
Ormai i
figli di Agnes sono cresciuti, sono diventati adulti e hanno le proprie vite.
La donna non vorrebbe che la vita e il corso degli eventi arrivino a portare su
strade lontane i membri della sua famiglia, eppure succede. Alcuni scoprono di
avere accanto persone diverse da quel che immaginavano, come Cathy che, ormai
sposata, scopre gradualmente di aver accanto una sorta mostro, che la maltratta
e la sottomette. Altri dovranno fare i conti con le seconde possibilità che
offre la vita, col destino e con eventi inaspettati. Non voglio svelare altre
cose, è troppo bello scoprire pagina dopo pagina cosa succede.
Titolo: Agnes Browne ragazza(originale: The Young Wan)
Autore: Brendan O'Carroll
Traduzione: Massimiliano Morini
Editore: Neri Pozza
Prezzo: € 16,00
Il quarto e ultimo volume è unicamente incentrato su Agnes.
Non tanto sul suo personaggio, quanto su ciò che ha contribuito a farla
nascere, crescere e diventare così com’è. Il romanzo parte dal momento in cui Agnes
sta per sposarsi con Rosso. Lei e Marion parlano di ciò che sarà, guardando
l’abito da sposa appeso in casa. Cominciano a ricordare eventi passati e sulla
scia dei loro ricordi O’Carroll ci riporta indietro nel passato, attraverso una
serie di flashback, nei quali ci racconta episodi significativi della vita di
Agnes fin da bambina e della vita che scorreva prima che lei nascesse.
L’incontro dei suoi genitori, il modo bizzarro in cui arrivano al matrimonio,
la sua nascita, quella di sua sorella qualche anno dopo, il primo incontro con
Marion, che sarebbe diventata la sua amica, il suo primo vero lavoro alla
bancarella da una signora che sembra tanto burbera, chiusa e fredda quanto si
rivela poi tenere ad Agnes e infine
l’incontro con Rosso. Questi alcuni degli episodi che scorrono veloci
pagina dopo pagina e che, ancora una volta, riescono a rapire e coinvolgere.
Quest’ultimo libro si conclude con il matrimonio che, per le circostanze
anticonformiste, svela ancora una volta la personalità di Agnes.
P.S.: Questo, dei quattro, mi è sembrato quello tradotto meglio.
Eccoci, dunque.
Aver finito la serie di Agnes Browne mi ha lasciato un poco
di tristezza e un velo di simil malinconia. Quella sensazione di vuoto che
arriva quando si sente di aver letto un buon libro e si sa che non si può
tornare indietro e riscoprirlo per la prima volta. Un libro che ti ha lasciato
qualcosa di più che "sì, è carino".
Mi sembra quasi strano di aver letto la vita, le storie, gli
aneddoti di personaggi di finzione. Mi sembra quasi impossibile che non fossero
persone reali con vite reali. O’Carroll
in questa serie, saga familiare - chiamatela come vi pare – ha il massimo
pregio di riuscire a far credere che da qualche parte a Dublino, in passato,
possa essere esistita davvero questa famiglia. Fa emergere i personaggi dalla
carta, non c’è che dire. Mentre leggevo, sembrava quasi di seguire da dietro un
muretto le avventure e sventure di Anges, amici e figli. Come osservare da un
angolino privilegiato. Non so, come se stessi leggendo di storie vere.
L’autore riesce inoltre a raccontare con uno sfrontato umorismo,
a volte anche molto molto diretto – ma mai esagerato e oltre il limite – che
diventa un ulteriore elemento di caratterizzazione di molti personaggi e dà
corpo alla storia, alla serie di eventi. Sicuramente un umorismo meglio
compreso dagli anglosassoni, in particolare dagli irlandesi, credo. Eppure devo
dire che, nonostante io sia convinta che rendere determinati modi di dire, di
scherzare ed espressioni varie in un’altra lingua sia difficilissimo e non
avendo il metro di paragone giusto – non avendoli letti in lingua originale –
qui la traduzione sembra decisamente degna. Riesce a non farti capire che
quella originale è un’altra lingua – nei limiti, ovviamente. Nella lettura si
procede spediti, non ci si arresta e non si zoppica su espressioni, parolacce e
quant’altro. Mi sembra che in queste traduzioni si sia cercato di rendere al
meglio i libri.
Questi romanzi trasudano di un’atmosfera di anni passati, di
un luogo che sembra lontano, di sobborghi di un’Irlanda urbana, di
proletariato, di famiglia. Di vita. Lo stile è asciutto, diretto, scorrevole,
chiaro, coinvolgente. Non riesco a trovare molti difetti in questi quattro
romanzi.
Come dicevo, mi hanno addirittura lasciato un velo di
tristezza dopo aver terminato. So che quei personaggi, e il modo in cui la loro
vita è stata raccontata, mi mancheranno.
Il mio unico “rimpianto” è il fatto che libri non siano
miei, ma per fortuna mi riempio di gioia quando in biblioteca si riescono a
trovare questi gioielli.
ciao, ho trovato questi libri favolosi... mi piace il genere, divertente. Mi chiedo se conoscessi da consigliarmi libri con lo stesso spessore, anche di altri autori. ciao e grazie!
RispondiEliminaciao, ho trovato questi libri favolosi... mi piace il genere, divertente. Mi chiedo se conoscessi da consigliarmi libri con lo stesso spessore, anche di altri autori. ciao e grazie!
RispondiEliminaCiao! Io non vedo l'ora di conoscere la storia di Agnes Brown!
RispondiEliminaConcordo con quello che hai detto "Mi sembra quasi impossibile che non fossero persone reali con vite reali" è la stessa sensazione che ho provato io!
RispondiEliminaCiao. Sto leggendo ora questi libri ma ho erroneamente iniziato da "Agnes Browne ragazza" .. poco male. Solo che mi è sorto un dubbio.
RispondiEliminaIn questo libro ad un certo punto Agnes bambina riceve un ceffone dal padre. E dice che è stata l'unica volta in cui il padre l'abbia picchiata ( morirà il giorno successivo ).
Nel libro "Agnes Browne mamma " invece dice che il marito la picchiava di frequente, ma che era abituata alle botte del padre.
In più accenna un paio di volte al fatto che sua madre ogni tanto le cura il bimbo più piccolo mentre lei lavora, ma nel libro "Agnes Browne ragazza " la mamma soffriva di demenza senile precoce fin da quando Agnes era bambina.
So che sto rispolverando un post vecchio, ma mi chiedevo se qualcun altro avesse notato queste incongruenze.
mi sto accingendo a leggerli ora. ti ringrazio per le segnalazioni. terrò gli occhi aperti. è bello trovare persone attente a quello che leggono.
EliminaAdoro l'irlanda in maniera "quasi" vergognosa e ho trovato questi libri a dir poco meravigliosi perché parlano di quello che più mi piace (dopo la natura del posto ovviamente) ossia 'la gente". Vorrei però chiedere un parere: solo io ho notato qualche incongruenza in merito ai "Reddin"? Il padre di Agnes dovrebbe essere "figlio unico", la madre .. come avrebbe potuto occuparsi di Mark se era affetta da demenza, e come poteva "stirare le camicie del marito", scomparso quando Agnes era bambina?
RispondiEliminaCiò non toglie che li abbia letti e riletti e riletti e riletti